September: il mese di Giove Ottimo Massimo

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Il mese di Settembre sembra totalizzato dalla presenza dei Ludi Romani, o Ludi Magni. Questi Ludi duravano ben quindici giorni nel calendario solare, tuttavia il calendario precesariano indica soltanto tre “M” (dall’8 al 10), il che fa supporre che questa festa sia stata lentamente estesa nel tempo. Settembre ha un’altra particolarità che condivide con Novembre, non sono presenti feste in carattere capitali, indice del fatto che non vi sono feste appartenenti al ciclo arcaico. Questo ha fatto supporre -erroneamente- ad alcuni che fossero questi i mesi non conteggiati dal calendario di Romolo. Ma trattasi di un chiaro errore, perché significherebbe il cambio completo di nomi di tutti i mesi, oltre al fatto che le fonti sono esplicite del dire che i mesi aggiunti da Numa erano Gennaio e Febbraio.

La tradizione attribuisce la fondazione dei Ludi Romani a Tarquinio Prisco «allora per la prima volta fu fissato il luogo del circo che adesso si chiama Massimo; Furono assegnati ai Senatori e ai cavalieri i settori dove ciascuno si sarebbe fatto il proprio palco.

I pachi sorretti da travi si trovavano ad un’altezza di 12 piedi dal suolo. Ci furono corse di cavalli e gare di pugilato con pugilatori fatti venire dall’Etruria. Quei giochi solenni divennero annui e furono variamente chiamati Romani e Magni» (Liv. 1,35,9), erano anche detti maximi perché fatti nel Circo Massimo. Il nome magni era «perché venivano dati affrontando una grossa spesa» (Pseudo-Asc 217 st.) e anche perché «venivano eseguiti in onore di Giove, che reputavano il dio principale» (Paul. Fest. 109 L). Il titolo di Romani probabilmente era per la competizione con le Ferie Latine.

Inizialmente pare durassero 3 giorni, lo si evince anche da una notizia del 367ac in occasione della solenne riappacificazione tra patrizi e plebei «Riportati finalmente gli ordini alla concordia, dopo una lunga ostilità, il Senato ritenne cosa onorevole e meritevole, quanto altre mai, agli occhi degli Dei, fare eseguire i Ludi Maximi aggiungendo al triduo una quarta giornata» (Liv. 6,42,13) confermando quanto già detto sul calendario repubblicano.

I Ludi iniziavano con una lunga parata al cui termine erano presenti anche simulacri degli Dei portati a spalla (Dion. Hal 7,72). Una volta compiuta la parata, Consoli, sacerdoti e Aruspici procedevano ai sacrifici. All’interno dei Ludi è presente una delle più importanti feste di Roma l’Epulum Iovis con il rito del clavus annalis. Questo giorno fino al 222ac era la data dell’entrata in carica dei Consoli, il che aggiunge solennità al giorno.

L’epulum è un banchetto sacro, in realtà ogni sacrificio era una specie di banchetto sacro (e più in generale ogni pasto era una specie di sacrificio) infatti una volta offerti gli exta al dio, le carni venivano consumate da coloro che sacrificavano. In questo caso però l’aspetto conviviale è molto maggiore in quanto le statue degli Dei vengono portate a tavola, poste come commensali (sdraiato su triclinio Giove, e sedute su sedia Giunone e Minerva), le divinità venivano particolarmente addobbate, e Giove dipinto in volto di rosso col minio (Val.Max.2,1,2; Plin., n.h. 33).

In origine ad occuparsi e partecipare al banchetto erano i Pontefici (Liv. 33, 42; Cic. de or. 3,19), poi nel 196ac venne istituito appositamente il collegio degli epulones. Terminato l’epulum questi sacerdoti dovevano andare dai pontefici e riferirgli «se si era tralasciato qualcosa o se si era commesso errore» (Cic. de har. resp. 21). Appare strana l’assenza del flamen dialis, ma in effetti egli è importante nel contesto dei flamini maggiori, quelli della triade arcaica, ma Giove Ottimo Massimo fa parte della nuova triade, con nuove funzioni più ampie, quindi non è il suo luogo.

L’epulum romano cercava di essere l’occasione per appianare le divergenze. Accadde che Publio Cornelio Scipione, l’Africano, ed il suo futuro genero Tiberio Gracco, il padre dei celebri Gracchi, «dissentivano spesso in politica e per questa ragione o per qualsiasi altra non erano amici», poi capitò loro di sedersi vicini a mensa all’epulum Iovis «Da quel momento, quasi che gli Dei immortali presenti al banchetto di Giove Ottimo Massimo avessero portato a congiungersi le loro destre, divennero di colpo amicissimi. E non solo ebbe inizio la loro amicizia, ma al tempo stesso si istituì tra i due una relazione di parentela; infatti P. Scipione, che aveva una figlia nubile in età da marito, la promise in matrimonio a Tiberio Gracco in quello stesso luogo» (Gell. 12,8).

Il giorno successivo all’epulum troviamo una parata ed una prova di abilità compiuta dall’ordine equestre, probabilmente identificabile con quel lusus Troiae descritto da Virgilio nell’Eneide.

Segue l’elenco delle festività ed un breve accenno su ognuna di esse.
Le date sono inserite con il computo romano, per due ragioni:
1) permettere al lettore esperto di inserire nel feste nel sistema calendariale che reputa più appropriato (cosa impossibile con la nostra datazione ordinaria);

2) far prendere al lettore novizio dimestichezza con il sistema di computo inclusivo che conta i giorni mancanti dalla festa successiva;
Per la comprensione della datazione rimandiamo ai precedenti articoli: Kal-Non-IdusCalendario Romano: RomuleoCalendario Romano: Numa; “Calendario Romano: Cesare e successivi” ; Come si legge il calendario romano?

  • Kal SEP F Feriae Iovi Tonanti, Iovi Libero, Iunoni Reginae
  • ad pr non C Ludi Romani primum dies
  • NON N  Ludi Romani, Mammes Vindemia
  • EID NP Ludi Romani, Epulum Iovis, t. Iuppiter O.M., clavus annalis
  • ad VIII kal oct Mars, Neptunus, Apollo, Latona, Iovi Stator, Iuno Regina
  • ad VII kal oct t. Apollinis camp mart
  • ad V kal oct Venus Genitrix
  • ad IV kal oct Fortuna Reduce

Per le qualità dei giorni (F,N,C,FP,EN,NP,Q.ST.D.F. e Q.R.C.F.) vedi qui.

 

Emanuele Viotti

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