Quello dei Feziali era un antico collegio sacerdotale che risale, per tradizione unanime delle fonti a nostra disposizione, all’epoca della monarchia.
I sacerdoti Feziali, cooptati in numero di venti, erano specialisti nel campo delle procedure giuridico- religiose della dichiarazione di guerra e della stipula dei trattati, avevano sia compiti operativi sia funzione consultiva, fornendo al senato ed ai consoli i pareri di diritto internazionale loro richiesti.
Tuttavia posto il carattere espiatorio e legato alla contingenza del momento storico del lectisternium sembra generarsi un primo legame tra Apollo e l’età dell’oro, quasi “concorrenziale” alla saturnia aetas, proprio perché Apollo viene associato ad un rinnovamento complessivo, spirituale e materiale della civitas [1]. Altra tappa apollinea è nel 364. Ancora una volta una epidemia pestilenziale determinò la consultazione dei libri, da cui i decemviri sacris faciudis, ordinarono un lettisternio e per la prima volta a Roma l’allestimento di spettacoli teatrali [2]. Continua la lettura di Carmina Marciana e Libri Sibillini parte 2→
Il dio Velthurna è stato assimilato dai romani e reso col nome di Vertumnus[1]con la presa di Volsinii nel 264ac[2]. Di questa divinità ne ha già parlato il nostro M. Cefis in un suo ottimo articolo (qui), mentre sulla festa del dio, i Vertumnalia, ne ha parlato l’autore precedentemente (qui).
Riassumendo i precedenti si evince che Vertumno (o Vortumno)[3] è un dio di difficile identificazione, caratterizzato dall’essere trasformista. È il dio che tramuta la stagione estiva in invernale, posto calendarialmente all’opposto di Giano al fine di portare a compimento l’anno nel suo punto di massima ascesa, per poi rigirarsi (vertere o vortere) verso l’inverno.[4] Continua la lettura di Alla ricerca del dio Volturno: il vento, il fiume e l’avvoltoio→
I Romani sono il popolo pio per eccellenza, vengono definiti da Sallustio “Religiosissimi
mortales” (1) il loro capostipite Enea è appunto il Pius per antonomasia.
Per loro l’amministrazione della res publica è cosa sacra, e tramite l’amministrazione dei
sacra si governa la res publica, la Religio stessa è cosa politica a Roma.
L’Urbe, ” nei templi della quale non si è lungi dal cielo” (2), è la più perfetta Continua la lettura di Il Flamen Dialis: un simulacro vivente di Giove→
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