Riguardo le Larve

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Ormai si sente parlare ovunque di “larve”, (il più delle volte a sproposito), ed in diretta connessione anche di persone “larvate”. Siccome in questi ultimi mesi ne ho sentite e lette di tutti i colori ho deciso di scrivere due righe a riguardo.

Iniziamo col dire che le Larve (lat. Larvae) esistono oggi come esistevano in antichità. Vediamo cosa dice il dizionario:
“Larva, spettro, fantasma, Pl. e a; anche come insulto (larua)” (Castiglioni-Mariotti)

“spiriti maligni dei defunti, simili ai Lari, ma malvagi e crudeli, tormentano i vivi” (Anna Ferrari)
“spettri , ombre inquietanti di defunti che avevano compiuto atti malvagi o avevano subito una morte violenta e tormentano i vivi, talvolta confusi con i lemuri; si credeva spingessero alla pazzia” (enciclopedia antichità classiche, garzanti)

Appare chiaro che esse indicano un qualcosa di legato ai morti. Qui però bisogna aprire una parentesi per chiarire una questione. Riguardo i morti noi abbiamo quattro figure: Manes, Lemures, Lares, Larvae.
Tra queste abbiamo una certa identificazione solo dei Lari, i quali sono figure positive, e venerate.
Per quanto riguarda gli altri, abbiamo una prima confusione tra Lemuri e Mani da parte di Ovidio (V, 420ss).
<Celebrazione per i Lemuria […] sarà il tempo dell’antico rito per celebrare i notturni Lemuri> e più avanti nella descrizione del rito per scacciarli dice chiaramente <Mani dei miei padri, uscite!>
Ma generalmente i Mani sono invece viste come figure tendenzialmente positive, anche in virtù del fatto che compaiono sulla stragrande maggioranza degli altari dedicati ai morti. Quindi appare chiara la confusione di Ovidio (non è l’unica che fa).
Una seconda di Apuleio tra Lemuri e Larve il quale <afferma inoltre che anche l’anima umana è un demone e che gli uomini divengono Lari se hanno fatto del bene, Lemuri o Larve se hanno fatto del male e che sono considerati dèi Mani se è incerta la loro qualificazione>
(citato in Agostino, Città di dio IX, 11)

Una immagine forse un po’ più chiarificatrice è data dal “Dizionario d’ogni mitologia e antichità” di F. Romiani e A. Peracchi:

<Larva: il cattivo genio che gli antichi ponevano a fianco di ciascun uomo, e che occupavasi soltanto nel tormentarli e traviarli>
<Larve: anime dei cattivi che supponevansi erranti qua e là onde spaventare i viventi […] Difatti le Larve erano rappresentate come vegliardi di severo volto, con barba lunga, capelli corti, e che portavano sulla mano un gufo, augello di cattivo augurio (Servius in Virg. Eneid. 5). Davasi anche ai Mani il nome di Larve. Tutti coloro che perivano di morte violenta, o che non ottenevano gli onori del sepolcro, divenivano altrettante Larve; e allorquando fu trucidato Caligola, il palazzo di lui, dice Svetonio, divenne inabitabile, in forza degli spaventevoli fantasmi che vi apparvero, sino a che non gli venne decretata una funebre pompa. […]>

Dunque parrebbe che la Larva e Larve siano due cose diverse.

Purtroppo abbiamo molte poche informazioni a riguardo, ove è difficile districarsi.
Si può proporre a riguardo una semplificazione almeno parziale:


-I Mani sono spiriti dei defunti,
se opiniamo che i riti proposti da Ovidio sono più corretti (in quanto semplicemente riportati, oltre alla troncatura “Ma” presente nel calendario precesareo in corrispondenza di uno dei giorni dei Lemuria chiaramente legato a Manibus*) delle sue considerazioni teoriche, e quindi che in quanto spiriti dei morti devono essere cacciati via durante i Lemuria perché non sono nel loro luogo. Senza dimenticare però che i Mani compaiono nel rito della Devotio di Decio Mure, e quindi hanno una misura anche pubblica, e non solo privata, e positiva di aiuto. Inoltre i Mani, anche se si tratta di un individuo unico compaiono sempre al plurale. Quindi possiamo immaginare che il defunto si disgreghi in numerose entità, cioè i Mani (che nella misura pubblica diventano presenti in quanto sono gli antenati di tutti a divenire partecipi della maledizione ai nemici fatta da Decio Mure);


-I Lemuri sono quelli per cui nasce la festa dei Lemuria (che poi riunisce anche i Mani), e sono quei Mani negativi per la famiglia. In questo caso rifiutiamo (in linea con quanto scritto da Dario Sabbatucci) la derivazione del termine Lemuria da Remuria in ricordo di Remo. Non possiamo altro che prendere atto dell’idea che quando qualcuno muore può trasformarsi in un Lemure (oppure un Lare se è -semplificando- “buono”);

-le Larve per esclusione sono i fantasmi, ovvero non sono i morti in sé per sé, bensì sono le forme pensiero generate da una morte violenta.

Prestiamo attenzione a questa proposta finale. Se le Larve sono il “fantasma” che rimane a seguito di una morte violenta, accade forse che l’individuo morto -per esempio- in battaglia non ha nessun modo per tramutarsi in divinità familiare (Lare o Lemure che sia)? Mi sembra improbabile. Inoltre a differenza delle divinità -anche nella cultura popolare- troviamo che i fantasmi non possono spostarsi, rimangono nel luogo dove sono stati generati. Eh si “generati”! Perché se il fantasma non è lo spirito dell’individuo morto (essendo lo spirito di natura divina), allora non può che essere qualcosa di generatosi. Infatti, perché si specifica che le Larve si generano a seguito di una morte violenta? Per via della natura stessa di quella morte: l’impreparazione e presumibilmente la paura. Perciò possiamo ipotizzare che le Larve siano in ultima analisi una “solidificazione” di una espressione emotiva fortissima legata alla morte violenta (o più in generale ad una morte non accettata).

Ora, se le Larve sono forme-pensiero legate alla morte, ovvero così come quando uno muore si formano i Mani, così in una morte violenta si formano le Larve; allora la Larva al singolare che cos’è?
Dalla citazione sopra riportata è quel cattivo consigliere che tormenta gli uomini, li rende ossessionati (larvatus ovvero colui che è sotto una larva, il larvato, significa ossesso, stregato (Pl. Men. 890).
Se cerchiamo di mettere insieme le due informazioni, viene fuori che la Larva (e le Larve) sono in ultima analisi delle forme-pensiero, generate dagli stessi esseri umani, che tormentano, stregano ed ossessionano le persone.
Molto probabilmente in origine tutte queste entità legate alla morte ed alle forme-pensiero generate dovevano essere chiaramente disgiunte**, e solo successivamente -al tempo delle nostre fonti- hanno finito per confondersi tra loro.


Qui si conclude la parte di interesse per chi è appassionato di storia delle religioni, mentre entriamo in un capo più strettamente “mistico” (se piace questo termine).

*a onor del vero è stato interpretato anche come Maniae nel qual caso sarebbe legato alla dea Mania, madre dei Lari (Varr. de l. lat 9,61; Macr. Saturn. 1,7,35; Arnob., adv. nat. 3,41), o dei Mani secondo altri.

** Ma andando a vedere anche gli equivalenti etruschi (dove presenti), si riesce a distinguerne meglio le differenze, ma diventerebbe troppo forviante rispetto al tema di questo articolo.

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Come si genera una Larva?
La larva si genera ogni volta che una persona ha un alto livello di concentrazione su un determinato tema, con un ampio trasporto emotivo, che gli permette (anche inconsciamente!!!) di trasformare quell’energia in un’essere indipendente che abita il piano c.d. lunare.

Questa poi nel proprio senso d’essere ha bisogno di nutrirsi della stessa “materia” della quale è stata generata, e perciò indurrà le persone a fare gli stessi pensieri che l’hanno creata per nutrirsene. Mano mano che si nutre la larva cresce, e se non eliminata (o lasciata “morire di fame”) questa crescerà attaccandosi alla persona più facilmente suggestionabile trovata, fino a rendere l’individuo un ossessionato, un larvatus.

Sono quindi rare e pericolose come si dice? Assolutamente no.
Siamo perennemente immersi nelle larve, ogni volta che abbiamo una forte emozione -positiva o negativa che sia- creiamo una larva. L’ominide che è molto felice perché dopo 48 ore di attesa fuori dal negozio Apple è stato il primo a comprare il nuovo iphone, sta producendo una larva.
Quando la Roma perde contro la Lazio, generate una larva.
Quando sbattete il quinto dito contro lo spigolo in piena notte, generate una larva voi, ma anche la vostra fidanzata che è stata svegliata di soprassalto.
Può accadere anche con un semplice sogno particolarmente intenso (seppur lì il confine tra larva generata a seguito del sogno, e larva che induce il sogno, è molto difficile da penetrare dall’esterno).

Le larve diventano pericolose quando vengono assecondate. Perché adesso sono di moda i video motivazionali, le filosofie del nuovo millennio ma anche molti psicologi suggeriscono di avere pensieri positivi? Perché -dicono- che il pensiero positivo porta altro pensiero positivo. Ma il pensiero è di per sé stesso lineare, ordinato, e privo di parametri positivi o negativi. Una persona può avere tutti i pensieri negativi di questa terra, ma essere comunque felice e mai abbattuta; o al contrario una persona sempre positiva, invece è sempre triste, perché?
Perché sono le larve generate dal proprio impatto emotivo.

Ignorando le larve portando la cosa alle estreme conseguenze le larve possono non più aver bisogno di indurre determinati pensieri per sopravvivere, perché mutatesi in eggregori abbisognano di indurre certi pensieri e certe emozioni al fine di crescere ed ottenere un sempre maggior potere, fino a rendervi totalmente prede di esse sostituendo l’anima (e quindi inquinando la mente e di fatto  scollegando il corpo fisico dallo spirito), in altre parole stregandovi (richiamo il larvatus di cui sopra).
Perché mai una Larva dovrebbe fare una cosa simile?
Bè perché le entità inferiori hanno bisogno del piano materiale per poter agire sui piani superiori. Noi riusciamo a compiere riti che funzionano sui piani superiori, perché tutta l’ “energia” che utilizziamo passa attraverso certi riti e certe formule agite sul piano fisico.
In un certo senso la nuova machia di questo tempo è data dalle larve create dagli uomini (insieme ad altre entità del piano sublunare).


In genere non racconto le mie esperienze, ma in questo caso l’esempio è meritevole.
Mi venne presentata una ragazza che aveva bisogno di aiuto, perché in casa le crollavano gli scaffali da soli, ed era convinta -a suo dire- di essere perseguitata da un demone. Parlandoci è venuto fuori che vi era questa Larva che la perseguitava, anche in sogno. Allora le consigliai alcuni riti di purificazione ed alcune azioni da mettere in atto che prevedevano l’uso della volontà, non lo fece. Passarono le settimane e mi interrogavo sul perché non volesse mai compire questi riti. Alla fine vuotò il sacco e mi disse che si era fatta persuasa di avere una relazione con questa larva che aveva preso la forma di un angelo (naturalmente!) e che una divinità a cui lei era molto devota le aveva ordinato di sposarselo, tutto questo avveniva in una visione.
Io sono partito dal presupposto che dicesse il vero (nei termini in cui lei lo percepiva) e che non si fosse inventata nulla. A questo punto naturalmente le consigliai di farsi vedere da uno psicologo.

Cos’era accaduto?
Tre anni prima ella fece un rito dove aprì una porta dalla quale era uscito un “vai a sapere cosa”, che doveva averla spaventata molto. Da qui si innescarono una serie di meccanismi psicologici ed emotivi che hanno creato una larva.
Questa larva alimentata da lei negli anni era arrivata a poter influenzare la materia (far crollare gli scaffali), azioni limitate a costringere l’individuo alla sottomissione quando questa la rifiutava. Presentandosi quindi alternativamente come “angelo perfetto” e “demone distruttore” (la base della psicologia della sottomissione), lei invece di ribellarsi si è lasciata sedurre. Quando poi mi chiese aiuto, era ormai priva di una volontà in grado di agire, tanto è vero che non riusciva a compiere i riti. Il non riuscirci era legato ad un rifiuto emotivo che la larva le opponeva avendo ormai iniziato ad introdursi nella sua anima (ricordiamo che l’anima è il corpo emozionale), ed a confonderle la mente (magari gli scaffali che crollavano erano allucinazioni!). Il capolavoro finale avvenne proprio quando a forza di martellarla la larva le propose una allucinazione ancora più grande, che era l’apparizione della sua divinità più vicina. E lì è stato scacco matto.

Perché ho deciso di portare questo esempio (dove per altro personalmente non faccio una bella figura), lo porto perché bisogna ricordarsi di non essere mai e poi mai preda di pensieri ossessivi.
L’esempio qui è di natura mistica, nasce da un rito fatto senza adeguata preparazione, ma non ci dimentichiamo che una larva enorme e collettiva può anche essere quella della pornografia.
Il ragazzo che sta 48ore fuori dal negozio Apple per il nuovo telefono è si produttore di una larva, ma ne è anche vittima di una più grande. Tutte le pubblicità dalle quali siamo bombardati, ci inducono a produrre larve, e nella loro ripetitività ci inducono a desiderare quel prodotto.


Ed ho voluto portare questo esempio perché anche il mondo della spiritualità non è esente.
Quando qualcuno dice <io detengo la Somma Linea Iniziatica> sta generando una larva che influenza non solo egli stesso, ma anche gli altri, i quali la alimenteranno rischiando di rendere il suo “creatore” pericolosamente succube di questa.
es. semplificato
<Sono il più grande iniziato del mondo> creata la larva;
allievi <oh si grande maestro, sei il più grande> alimentata la larva
Perciò chi l’ha creata si trova davanti ad una mostruosità alimentata non solo da sé, ma anche da altri. Sono davvero pochi i malvagi in generale sulla terra, e nel mondo nostro della spiritualità; la maggior parte semplicemente cadono vittime di questo meccanismi, e tanti più seguaci hanno, tanto più vengono indeboliti fino a cadere.
Certe persone alimentate dal proprio titolo, quel titolo è una larva che ti rende prigioniero di essa stessa perché <io non sono io: io sono il professore> o <io sono l’incarnazione di Tizio> o <io sono il pontefice massimo>. E questi alimentano non solo una larva e quindi la perdita dell’individualità, ma anche l’Ego; lasciando in essi solo ciò che di marcio c’è nella persona. O anche quando altre persone insistono per chiamarli così, e questi non lo impediscono.
Ma questo avviene anche su elementi terzi:
Un giorno si dice <Roma fu grande> il giorno dopo si dice <Roma è stata la più grande>, si continua con <Roma fu il momento perfetto> e poi <Roma fu necessaria per la lotta tra il bene ed il male, tanto da esistere prima di Roma stessa>, ed avanti così proseguendo alimentando una forma pensiero che non coincide né con il Vero*** né con un sano cammino spirituale che prevede più di ogni cosa l’integrità dell’individuo, e la sua indipendenza necessaria al bene della collettività. Indipendenza sacrificata per poter affermare un ideale di forma (e non di sostanza), e quindi larvato.

Ed alcuni individui si sono -purtroppo- lasciati risucchiare l’animo da queste larve: e parlano con gli Dei i quali gli danno sommi incarichi di salvare il mondo. Guarda caso nessun dio compare in sogno a qualcuno per ordinargli una azione semplice, o comunque limitata ad un contesto (es. ti incarico di costruire un tempio su tal monte; che sarebbe già una gran cosa!), prevede sempre la salvezza del genere umano o del pianeta, due cose che nutrono l’Ego**** fatalità. A me sembra evidente che la maggior parte di questi siano persone prede di larve. Molte delle quali magari anche non così forti come si può pensare, basterebbe un po’ di zolfo e di corteccia di pino tritati e bruciati per distruggerle. Ma non sapendolo, se si è tanto ciechi da non averle mai viste, o sentite, o scorte nei vuoti occhi delle persone che vagano in giro per strada men che addormentate, come possono difendersi da esse stesse?
E ripeto, la stragrande maggioranza di questi non sono persone malvagie, o cattive (per quanto possano compiere azioni disdicevoli o incoerenti con quanto dicono), sono semplicemente “malati di larvismo”, e l’unica cura può venire da essi stessi.

Tutto questo di cui abbiamo parlato è specificatamente incentrato sul mondo della spiritualità, ma il mondo profano non ne è esente. Anzi, una larva prodotta ed alimentata da milioni di profani che vedono la stessa pubblicità, lo stesso sport, che desiderano la stessa macchina, possono creare una larva molto più grande e potente di quanto non possa fare un singolo “grande iniziato”.
Per quanto non ci si dimentichi che le larve sono larve, mentre gli Dei sono Dei e non c’è confronto.

Come dunque tutelarsi dalle Larve?
Bè basta un quotidiano esercizio di pulizia della propria mente, evitando sia i pensieri troppo positivi che troppo negativi. Essere equilibrati. E se si vede che si inizia ad essere ossessivi in un pensiero, uscire dalla stanza e purificarla prima di rientrarvi.
Oltre a questo fare regolarmente purificazioni della casa, e magari più spesso della stanza in cui tendenzialmente si hanno pensieri ossessivi.


Naturalmente qualcuno avrà dubbi su quanto ho scritto. Ma la prova concreta è sempre la migliore.
Entrate in una stanza chiusa, magari in casa, ed iniziate a pensare a tutti i momenti più brutti della vostra vita. Dedicatevi un’ora a deprimervi in quel posto con pensieri ossessivi su quanto fate schifo e non valete nulla.
A questo punto uscite, andate a farvi un giro, ripulitevi la mente da tutto quello schifo che avete creato, e quando siete sereni, tornate in quella stanza, rimettetevi nello stesso punto, e vedete se nel fondo della mente non inizieranno a sorgervi quei pensieri e quelle emozioni.
Ricordatevi di purificare la stanza dopo questo esperimento.
Se la purificazione è stata fatta correttamente vedrete che la larva è stata eliminata, e quindi non vi salteranno più alla mente pensieri come prima. (questo a riprova del fatto che non è un meccanismo psicologico dove il trovarsi di nuovo in quel luogo vi riporta alla memoria i pensieri precedenti).

Altro esperimento, è andare in ospedale in un reparto di malati terminali, dove ci sono tutte persone che hanno paura di morire e qualcuno ci arriva anche, e vedete quali emozioni iniziate a provare.

Provare per credere.

Un’ultima considerazione.
Alcune persone sono particolarmente capaci di attirare altre persone da far gravitare attorno a sé. Alcuni sono palesemente dei Capi nati, con grandi capacità, che tirano fuori il meglio dalle persone e per questo riescono a creare gruppi forti e molto attivi;
Altre invece sono più sporche, eppure attirano molti individui, non tirano fuori il meglio delle persone ma le trasformano lentamente in copie di essi medesimi.
Io credo che questa seconda categoria sia in realtà sostenuta da determinate Larve che arrivano al punto di avere forza non solo sul proprio ospite, ma anche sul suo contesto. Sto ancora studiando questo fenomeno, perciò non posso scrivere molto di più di così per adesso.

Le larve possono essere dunque utili o utilizzabili a fin di bene? Bè in realtà no. Premesso che il concetto di “bene/male” molto spesso è la maschera che nasconde un nostro personalissimo “utile/dannoso”, e che quindi bisognerebbe vedere fin dove si parla di “bene”. In ogni caso, sia che si parli di bene, sia che si parli di utile, la larva non è d’aiuto in quanto induce l’individuo a fare qualcosa contrario alla sua volontà: se poi riesce nel suo intento (di indurre “pensieri/sentimenti positivi”) si nutrirà di emozioni legate al bene, accrescendo il suo potere rendendovi lentamente qualcosa di simile ai mangiatori di fiori di loto (per usare un paragone omerico); se invece non riesce nel suo intento e la vostra volontà è più forte, allora la larva perderà di forza.
Se la larva per sua natura induce contro la volontà dell’individuo allora non è onesta; e come dice Cicerone <nulla che non sia onesto è anche utile>.

*** Perché dati storici alla mano Roma fu tanto bene, quanto male, come ogni realtà umana passata su questa Terra, e gli Appennini ancora se lo ricordano dato che subirono la prima grande deforestazione ad opera romana per armare le navi durante la prima guerra punica.

**** Nella storia romana nessun dio è apparso per dare indicazioni che riguardassero il mondo intero (eccetto i personaggi mitici, figli di divinità), sono apparsi invece per dare indicazioni precise su cosa fare in un dato momento.

Emanuele Viotti

10 commenti su “Riguardo le Larve”

  1. ciao Emanuele, ho appena scoperto il sito e sto leggendo un po di articoli che sto trovando molto interessanti, avrei un paio di domande, il piano lunare di cui parli è lo stesso piano astrale dei teosofi ? per quanto riguarda le larve sono le stesse di cui parla castaneda ? sto trovando un sacco di paralleli con filosofie esoteriche di ceppo buddista vajrayana mi chiedevo se aveste integrato qualcosa da queste filosofie o se fossero cose puramente di retaggio italico romano .

    grazie In anticipo per le ottime nozioni che sto apprendendo dal sito .

    Manuel

    1. Emanuele Viotti – Salve a tutti, Sono uno dei tanti ragazzi che studiano le religioni e la storia antica, nel mio caso ho un grande amore per la Civiltà Romana. Al di là di questo sono un tipo sportivo, faccio paracadutismo, arrampico, adoro la montagna. Filosoficamente parlando: tutto intorno a noi, sacro e profano, deve avere una logica almeno causale, mi considero uno "scienziato del metafisico". Per questo ho creato Ad Maiora Vertite, perché tra santoni e mistici, sono convinto che si possa portare avanti una ricerca spirituale romana che sia sensata e concreta (senza scomodare sogni ed apparizioni).
      Emanuele Viotti ha detto:

      Ciao Manuel!
      Non ho nessuna competenza in fatto di teosofia, Castaneda, o di religioni orientali, quindi non sono in grado di risponderti. Posso dirti che tutti gli articoli che scriviamo si basano solo sulle fonti latine e le pubblicazioni accademiche. Nel nostro manifesto, “i principii di Ad Maiora Vertite”, abbiamo voluto evidenziare proprio il fatto che noi rifiutiamo l’uso di studi esoterici/essoterici successivi all’evo antico per spiegare la religione romana. Il motivo è per evitare di attribuire ai Romani pensieri e pratiche che non sono romane (e nonostante ciò siamo in grado di ricostruire sostanzialmente tutto). Se poi ci sono dei punti d’incontro, questo emerge per il fatto che la Verità è una sola, e sono molte le strade capaci di raggiungerla.

      Provo comunque a risponderti. Con quel termine ci riferiamo al piano dell’esistenza abitato dall’emotività, associabile come elemento all’acqua. È il primo piano invisibile dell’esistenza, posto subito sopra a quello della materia, e sotto a quello della mente. Ma il tema dei piano dell’esistenza è più complesso, ed i vari filosofi latini e greci ne hanno dato letture e interpretazioni differenti. Noi per convenzione, e per facilitare la comunicazione, ci riferiamo ad un sistema dove questi sono quattro, associati ai quattro elementi. È ovviamente una convenzione perché quel che conta è la distribuzione delle funzioni, che poi siano 2, 3, 4, 7 o 12, poco importa. Ma ne ho parlato meglio nel mio libro “La Via Romana agli Dèi”.

      Grazie dei complimenti, puoi seguirci anche su FB, Instagram e Youtube 😉

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