Nel pieno del mese sacro alla dea Februa,[1] quando ci si purifica dall’atto empio di ricreare il Cosmo, quando la gelida terra inizia a far germogliare le prime sementi, quando gli uomini pii vanno a visitare le tombe dei Padri, un antichissimo sodalizio si riunisce in una grotta nel cuore di Roma. In questa grotta viene compiuto un misterioso e arcaico rito, che vede certi uomini-lupo invadere le strade della civilissima Urbe, e che sarà uno dei pochi a sopravvivere intatto persino alla cristianizzazione.
Parliamo dei Lupercalia, sui quali abbiamo realizzato anche un video. Continua la lettura di Lupercalia – 15 febbraio
Archivi categoria: Culto Pubblico
Liberalia e Baccanalia – 17 Marzo
LIBERALIA e BACCHANALIA.
Come articolare una conoscenza e diffusione di Dioniso e un dato dionisimo a Roma fin da tempi molto antichi? I Bacchanalia come vanno considerati all’inizio del II secolo avanti l’era cristiana, in un contesto ormai, ampiamente distaccato dalla koinè religiosa greco-tusco-italica e dunque demitizzato, della religione romana? In fondo, pur stimando quasi eccessiva la reazione romana come esposta in Livio, quanto, concetti di “possessione” da un lato, e ratio e voluntas dall’altra, sono inconciliabili?
Ci serviremo come fonte principale di due testi del professor Montanari[1], ampiamente esaustivi a riguardo, ponendo su di un piano comparativo Liberalia e Bacchanalia, da cui desumere le differenze sostanziali che spinsero a quella repressione del 186.
I Sacerdoti Feziali: tra Religio, Diritto e Guerra
Quello dei Feziali era un antico collegio sacerdotale che risale, per tradizione unanime delle fonti a nostra disposizione, all’epoca della monarchia.
I sacerdoti Feziali, cooptati in numero di venti, erano specialisti nel campo delle procedure giuridico- religiose della dichiarazione di guerra e della stipula dei trattati, avevano sia compiti operativi sia funzione consultiva, fornendo al senato ed ai consoli i pareri di diritto internazionale loro richiesti.
Continua la lettura di I Sacerdoti Feziali: tra Religio, Diritto e Guerra
Carmina Marciana e Libri Sibillini parte 2
CARMINA MARCIANA E LIBRI SIBYLLINI
DIVINAZIONE E VATES. parte 2
segue da articolo precedente
Tuttavia posto il carattere espiatorio e legato alla contingenza del momento storico del lectisternium sembra generarsi un primo legame tra Apollo e l’età dell’oro, quasi “concorrenziale” alla saturnia aetas, proprio perché Apollo viene associato ad un rinnovamento complessivo, spirituale e materiale della civitas [1]. Altra tappa apollinea è nel 364. Ancora una volta una epidemia pestilenziale determinò la consultazione dei libri, da cui i decemviri sacris faciudis, ordinarono un lettisternio e per la prima volta a Roma l’allestimento di spettacoli teatrali [2].
Continua la lettura di Carmina Marciana e Libri Sibillini parte 2
Carmina Marciana e Libri Sibillini parte 1
CARMINA MARCIANA E LIBRI SIBYLLINI
DIVINAZIONE E VATES. parte 1
Quale accezione davano i romani alla divinazione estatica, portato delle sacre manie cui cadevano preda singoli personaggi, risulta quanto mai evidente da Cicerone e dalla tradizione classica. Abbiamo ad arguire, come termini aventi accezioni neutre, in progresso di tempo, diventino assolutamente negative, perché non più coerenti con un sistema condiviso di valori, come quello romano in età storica.
Continua la lettura di Carmina Marciana e Libri Sibillini parte 1
September: il mese di Giove Ottimo Massimo
Il mese di Settembre sembra totalizzato dalla presenza dei Ludi Romani, o Ludi Magni. Questi Ludi duravano ben quindici giorni nel calendario solare, tuttavia il calendario precesariano indica soltanto tre “M” (dall’8 al 10), il che fa supporre che questa festa sia stata lentamente estesa nel tempo. Settembre ha un’altra particolarità che condivide con Novembre, non sono presenti feste in carattere capitali, indice del fatto che non vi sono feste appartenenti al ciclo arcaico. Questo ha fatto supporre -erroneamente- ad alcuni che fossero questi i mesi non conteggiati dal calendario di Romolo. Ma trattasi di un chiaro errore, perché significherebbe il cambio completo di nomi di tutti i mesi, oltre al fatto che le fonti sono esplicite del dire che i mesi aggiunti da Numa erano Gennaio e Febbraio.
Continua la lettura di September: il mese di Giove Ottimo Massimo
Sextilis, il mese del rivolgimento
Sestile è un mese con caratteristiche eccezionali.
Nella prima metà del mese non sembra accadere nulla di particolare, se non la commemorazione dei templi a Victoria e Spes (posti in questa data forse come conseguenza della Concordia festeggiata nel mese precedente), Salus e Sol Indiges introdotto in età imperiale (tanto che nei fasti si alterna da F a C fino a diventare NP regolarmente solo dopo il 16 d.c.).
Gli elementi più interessanti di questo mese sono le Idi ed il ciclo arcaico posto nella seconda metà.
Continua la lettura di Sextilis, il mese del rivolgimento
Quintilis, il mese che inaugura il nuovo ciclo
Con Quintile (Luglio) iniziano i mesi numerali, che ci accompagneranno fino a fine anno.
È il primo mese della seconda metà dell’anno, purtroppo i Fasti di Ovidio si interrompono con Giugno, a causa dell’esilio impostogli da Augusto. Perciò manchiamo di un’importante fonte di informazioni per i mesi successivi. La comprensione delle caratteristiche del mese deve passare quindi necessariamente dall’analisi delle sue feste.
Continua la lettura di Quintilis, il mese che inaugura il nuovo ciclo
Iunius, il mese di Giunone e delle giovani
<Un tempo Roma, dal nome di mio padre fu detta Saturnia,
e per lui questa terra fu più vicina al cielo.
Se il talamo è in pregio, mi spetta il titolo di consorte del Tonante,
e il mio tempio è congiunto a quello di Giove Tarpeio.
Ma come! Una concubina poté dare il suo nome al mese di maggio,
e invece tale onore sarà negato a me?
Perché dunque mi si dice regina, e la prima delle dee?
Perché lo scettro d’oro fu assegnato alla mia mano destra?
Ma come! I giorni formeranno il mese, e da essi sarò detta Lucina, e non prenderò nome da nessun mese?
In tal caso mi pentirei di aver deposto lealmente l’ira
contro la stirpe di Elettra e la casa Dardania. […]
Ma no, non mi pento , né v’è alcun popolo a me più caro:
qui io sia venerata e occupi il tempio insieme con il mio Giove.
Marte stesso mi disse “ti affido queste mura;
tu sarai potente nella città di tuo nipote”.
La parola fu mantenuta: mi onorano cento altari;
e maggiore di ogni altro onore è per me quello del mese.>
(Ovidio, Fasti, VI,31-56)
Giugno è l’ultimo dei mesi che compare nei Fasti di Ovidio (la cui produzione venne interrotta a causa della cacciata dell’autore per opera di Ottaviano), ed è l’ultimo ad essere “nominale”, infatti tutti i successivi saranno numerali. In merito alla questione del nome dei mesi ne abbiamo parlato in quest altro articolo. Continua la lettura di Iunius, il mese di Giunone e delle giovani
Il paradigma di Veio e Furio Camillo
EVOCATIO E TRIONFO.
La conquista di Veio, rappresenta per la storia di Roma, un evento cruciale; non solo sotto un punto di vista politico ed economico, ma soprattutto paradigmatico. Dalla pur sospetta durata decennale del conflitto, che pone interessanti parallelismi con la guerra di Troia, alle discordie intestine in Roma, il nucleo storiografico lascia evincere come, alla congruente pax deorum, fosse altresì necessario l’ottenimento della concordia civica. Tutto il nucleo della trattazione liviana, partendo dal fatale conflitto con Veio, passando per il sacco gallico, culmina con le leges licinae-sextiae, e la dedica del tempio di Concordia ad opera di Camillo, padre o figlio; un ciclo narrativo serrato e dibattuto, che traghetta Roma dall’epopea, alla piena epoca storica[1].