Sextilis, il mese del rivolgimento

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Sestile è un mese con caratteristiche eccezionali.
Nella prima metà del mese non sembra accadere nulla di particolare, se non la commemorazione dei templi a Victoria e Spes (posti in questa data forse come conseguenza della Concordia festeggiata nel mese precedente), Salus e Sol Indiges introdotto in età imperiale (tanto che nei fasti si alterna da F a C fino a diventare NP regolarmente solo dopo il 16 d.c.).
Gli elementi più interessanti di questo mese sono le Idi ed il ciclo arcaico posto nella seconda metà.

Le idi risultano interessanti perché sono un tutt’uno con il giorno precedente (un giorno pari, mentre normalmente le feste cadono in giorni dispari), e ruotano intorno al culto di Ercole.
Il pridie eidus vede dunque il culto di Ercole Victor (o Invicto a seconda delle fonti), Venere Vincitrice, Honor, Virtus, Felicitas; mentre le idi vedono nuovamente Ercole, poi Diana, Vortumno, Castore, Polluce, e Flora. Sebbene nella tarda antichità sopravviva solo la memora della festa di Diana, è evidente che questi due giorni ruotano intorno ad Ercole.

Quello di Ercole è un culto pan-mediterraneo, la cui vera origine è difficile da attribuire. A Roma era presente fin dalla Fondazione con l’Ara Maxima, uno degli angoli della Roma Quadrata, e che andava ad obliterare un culto sabino precedente (forse quello di Semo Sancus Dius Fidius). All’interno del tempio annesso all’Ara era vietato l’accesso a mosche e cani, forse questo andrebbe messo in relazione con la crocifissione dei cani posta il terzo giorno del mese, e con un più ampio significato legato al tramonto della Canicula ed al sorgere della costellazione di Orione che secondo alcuni sarebbe identificabile con Ercole.

Ercole vincitore in cielo e nel mito porta con sé una sequela di divinità, alcune facilmente comprensibili (come Honos, Virtus, Felicitas), altre che richiedono di spendere due parole.

Diana è presente in quanto idi del mese più “solare” (caldo) dell’anno, così come essa è legata alla luna piena, infatti l’origine del suo nome è condivisa con Giano e con Giove, e deriva dalla radice indoeuropea dieu- che significa proprio cielo luminoso.

Castore e Polluce sono presenti come costellazione vicina ad Orione, inoltre nella Tradizione Romana compaiono sempre nel ruolo di mutatori della battaglia, come accadde alla battaglia del lago Regillo. Ma il loro legame con Ercole è presente anche nel rivolgimento della tradizione legata alla storia dei Potizi e dei Pinari, quando i secondi giunsero in ritardo al polluctum Herculis, e non gli fu più permesso partecipare al rito. Rito che venne poi venduto allo Stato per 50.000 assi.

Il rivolgimento si collega bene all’altra divinità presente, che è Vortumno. Di Vortumno e delle sue feste ne abbiamo parlato meglio sul nostro sito. Questo volgere dell’estate lentamente verso l’autunno permette di far risorgere la natura prima dell’inverno, quando si placa l’arida arsura con i noti temporali di fine estate, e qui spiegata la presenza di Flora.

Il ciclo arcaico e ben evidente e presente anche nel calendario precesareo, ed è composto dalla sequenza Portumnalia, Vinalia (Rustica), Consualia, Volcanalia, Opiconsivia, Volturnalia. Questo ciclo va messo in relazione con quello dei Saturnalia (che vedremo a proposito di Dicembre) per via della durata e della presenza di Conso ed Ops. Questo ciclo è evidentemente di apertura al nuovo ciclo discendente che porta alla fine dell’anno.

Così come la nascita dell’anno non è un processo istantaneo ma esteso (da Gennaio a Marzo, se non addirittura fin dal solstizio d’Inverno), similmente il suo rivolgimento verso la fine richiede un lungo processo che va da Quintile a Sestile (e forse iniziava a Giugno con il solstizio d’Estate).

La presenza di Vulcano è legata alla regalità, ciò spiega la presenza di Conso e di Ops; esattamente come a Dicembre la regalità è rappresentata da Saturno (sempre con Conso ed Ops). Vulcano è anche il secondo fuoco di Roma, quello distruttore, quello posto fuori dal pomerium, e la sua posizione vicino ai Volturnalia si spiega con il ruolo che ha questa divinità, di cui abbiamo parlato in vari articoli precedenti.

Segue l’elenco delle festività ed un breve accenno su ognuna di esse.
Le date sono inserite con il computo romano, per due ragioni:
1) permettere al lettore esperto di inserire nel feste nel sistema calendariale che reputa più appropriato (cosa impossibile con la nostra datazione ordinaria);

2) far prendere al lettore novizio dimestichezza con il sistema di computo inclusivo che conta i giorni mancanti dalla festa successiva;
Per la comprensione della datazione rimandiamo ai precedenti articoli: Kal-Non-IdusCalendario Romano: RomuleoCalendario Romano: Numa; “Calendario Romano: Cesare e successivi” ; Come si legge il calendario romano?

  • Kal SEX F Spes, Victoria
  • ad III non C supplicia canum et processio anserum
  • NON N  Salus P.P.R.
  • ad V eid C Sol Indiges
  • pr eid C Herculi Victor, Veneri Vincitrici, Honor, Virtuti, Felicitati
  • EID NP Dianae, Vortumno, Herculi, Castori Polluci, Florae
  • ad XVI kal sept Portumnalia, Tiberinalia
  • ad XIV kal sept Vinalia rustica
  • ad XII kal sept Consualia
  • ad X kal sept Volkanalia
  • ad VIII kal sept Opiconsivia
  • ad VI kal sept Volturnalia

Per le qualità dei giorni (F,N,C,FP,EN,NP,Q.ST.D.F. e Q.R.C.F.) vedi qui.

 

Emanuele Viotti

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