Preghiera simile per il primo gennaio:
Sorto con lieti auspici, anno, tu vedi
Quale ai fasci d’Ausonio avventuroso
Principio arride. Alza il raggiante capo,
Sole eterno, e d’inusata
Luce vestito l’oriente inostra
Oh padre delle cose, anno, che tutto
In tua circulazion volgi dal mese
Sacro al bifronte dio fino al gelato
Dicembre; anno, ten vieni, e il sacro giorno
Tu nuovo mira dell’antico Giano.
Segui gli usati calli; e i vari tempi
Col variar dei dodici temprando
Celesti segni, nella tua rapina
Infatigabil ruota per convesso
Ciel travolto; sì che, intatti i dritti
Del dì serbando, ugual spazio di luce
A vicenda s’aggiunga e tolga al sole,
Finché di nuovo il suo lume rintegri
Al muoversi del verno. Orto ed occaso
Avvicendando volgerai la ruota,
Sin che tredici volte abbia riacceso
La luna il corno; e nel prescritto calle
De’ segni affrenerai del sole il corso.
Ausonio, Edyllia, 333 (9)
Decimo Magno Ausonio è considerato uno dei massimi eruditi del IVsec dell’era volgare, tuttavia i suoi due più famosi allievi, Ponzio Anicio Paolino e l’imperatore Gallieno, divennero l’uno vescovo di Nola e l’altro fortemente attivo in una politica antipagana. Tuttavia è evidente dagli scritti di Ausonio che egli era molto legato alla tradizione pagana, non ultima una lettera inviata al suo ex allievo, ormai vescovo di Nola, in cui lo sconsiglia di intraprendere la sua vita contemplativa.
ITEM PRECATIO KAL. IANUARIIS
Anne, bonis coepte auspiciis, felicia cernis
consulis Ausonii primordia: prome coruscum,
Sol aeterne, caput solitoque inlustrior almo
lumine purpureum iubar exere lucis eoae.
5anne, pater rerum, quas Iani mense bifrontis
volvis in hibernum glaciali fine Decembrem,
alme, veni et festum veteri novus adice Ianum.
coge secuturos bis sena per ostia menses;2 [p. 54]
sollemnes pervade vias bissenaque mundo
curricula aequatis varians per tempora signis
10praecipitem aeterna perfer vertigine cursum,
sic prono raptate polo, contraria Phoebus
ut momenta ferat servata parte dierum
et novus hiberno reparet sua lumina pulsu,
menstrua ter decies redeunt dum cornua lunae,
15exortus obitusque manu volvente rotabis,
legitimum Phoebi cohibens per signa meatum.