Philosophiam postquam prostituta est

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<Damnum quidem fecisse philosophiam non erit dubium postquam prostituta est; sed potest in penetralibus suis ostendi, si modo non institorem sed antistitem nancta est. Vale.>

<Non c’è dubbio che la filosofia ha perduto molto della sua dignità, dacché si è prostituita: ma può ancora mostrarsi integra nell’interno della sua casa, purché trovi non già un mercante, ma un sacerdote. Saluti>

Seneca, Epistole a Lucilio, libro V, 52, 15

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